Istat, i dati del primo semestre. I rogiti aumentano, Brescia cresce sopra la media
In provincia +7%, poco più del dato nazionale. Il Garda e la città registrano i numeri migliori.
Mercato immobiliare in salute (ma senza esagerare) nel II trimestre: i dati diffusi dall’Istat segnalano un ritorno alla crescita delle compravendite e un boom dei mutui, che salgono di oltre il 23%.
Le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari complessivamente considerate (161.357) riprendono ad aumentare, segnando un +6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il calo del 3,6% registrato nel I trimestre.
Tutti crescono. La ripresa delle compravendite immobiliari, spiega l’istituto di statistica, appare di carattere generale, interessando tutti i comparti immobiliari, le diverse ripartizioni territoriali e tipologie di centri urbani del Paese. L’incremento rispetto all’anno precedente è pari a +6,6% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori e +1,9% per i trasferimenti di proprietà immobiliari ad uso economico. Il 93,7% delle convenzioni rogate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (151.148), il 5,8% unità immobiliari ad uso economico (9.299) e lo 0,5% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (874).
A livello territoriale la crescita coinvolge tutte le ripartizioni, sia per il complesso delle compravendite delle unità immobiliari che per i trasferimenti ad uso abitativo ed accessori. Per entrambe le tipologie si osservano valori sopra la media nazionale del Nord-est (rispettivamente +10,8% e +11,8%) e nelle Isole (+8,0% e +10,0%). Nel settore economico, le variazioni positive si riscontrano solo al Centro (+16,4%) e al Sud (+2,1%); ancora in affanno il Nord-est (-0,9%), Nord-ovest (-1,3%) e soprattutto le Isole (-11,8%). Gli Archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane e gli Archivi dei piccoli centri beneficiano entrambi della ripresa, con valori positivi nel settore dell’abitativo (+8,0% nei grandi centri e +5,4% nelle piccole città) e in quello economico (+1,9% per entrambe le tipologie di Archivio).
Mutui, Sud sopra la media. Un vero e proprio boom segnano le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: nel II trimestre sono 88.173, con un balzo del +23,1%. In recupero tutte le ripartizioni geografiche, con variazione sopra la media al Sud (+27,7%), nelle Isole (+27,4%) e nel Nord-est (+23,3%). Il primo semestre 2015 si conclude, dunque, in positivo per le compravendite, i mutui, i finanziamenti ed altre obbligazioni. Le compravendite crescono per il settore immobiliare (+1,5%), grazie alla performance del settore abitativo (+1,8%) e nonostante la variazione negativa del comparto ad uso economico (1,8%). I mutui registrano una variazione positiva del 16%, per un totale di 156.334 convenzioni.
Bene il Garda. A livello locale il primo semestre vede le compravendite in aumento del 7%. Il positivo andamento lo si registra in particolare sul Garda e anche la città, in particolare per quanto riguarda prezzi e numero di rogiti sull’asse della metropolitana. Ovviamente il dato medio del +7% si riferisce al corrispettivo periodo del 2014 e si resta comunque lontani (in qualche caso molto lontani) dai dati pre-crisi.
Il confronto del 2007. Se consideriamo, ad esempio, il dato del primo semestre 2007 a livello provinciale (anno già con qualche problema per il mercato immobiliare), vediamo che in quel primo semestre si erano vendute 10.121 abitazioni che si confrontano con le 4.782 del primo semestre 2015. In città, sempre comparando i due anni vediamo che si hanno 1.508 rogiti rispetto agli 810 dei mesi scorsi. Come si può agevolmente notare, c’è da recuperare oltre la metà dei rogiti.
Non è azzardato immaginare che, per tornare a quei livelli, serviranno anni. Ma un lungo cammino parte da un passo. Il +7% registrato lo è.
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