Meno vincoli, bonus mobili “agevolato” alle giovani coppie
Il bonus mobili raddoppia e si affranca dal vincolo della ristrutturazione, estendendosi ad una platea potenzialmente molto più alta di beneficiari. Lo ha stabilito con la nuova Legge di Stabilità per il 2016, nella quale non solo sono state prorogate le detrazioni fiscali, da recuperare nell’arco di 10 anni, per chi ristruttura immobili o migliora l’efficienza energetica degli edifici di proprietà (rispettivamente del 50% e del 65% sul totale della spesa sostenuta), ma sono state introdotte novità anche per quanto riguarda l’acquisto di arredi.
Confermata la possibilità di recuperare il 50% di quanto speso per acquistare i mobili da destinare all’abitazione in corso di ristrutturazione, il Governo si è spinto quest’anno ben oltre. Prevedendo cioè la possibilità per le giovani coppie di richiedere il bonus anche senza aver ristrutturato casa, ma a seguito dell’acquisto della prima abitazione.
In considerazione degli ottimi risultati ottenuti dall’introduzione degli incentivi, che hanno rilanciato l’attività delle aziende del settore edile e degli arredi, dopo anni di difficoltà, si tratta di una novità che dovrebbe garantire benefici sia alle imprese sia alle famiglie. Sale da 8 mila euro a 16 mila, grazie ad un emendamento approvato in Commissione Bilancio al Senato, il tetto massimo di spesa su cui le giovani coppie potranno calcolare la detrazione Irpef del 50%, perciò la cifra massima rimborsata sarà di 8 mila euro.
A chiedere l’incentivo potranno essere, come si diceva, giovani coppie, anche conviventi, in cui almeno uno dei due componenti il nucleo familiare abbia meno di 35 anni, ma che siano sposate (o conviventi more uxorio) da almeno 3 anni.
La detrazione si calcolerà sulle spese sostenute per l’acquisto di arredi tra il primo gennaio ed il 31 dicembre 2016 e i mobili per cui si chiederà il parziale rimborso della spesa dovranno servire ad arredare la prima casa, di cui i beneficiari del bonus siano acquirenti. Non cambiano le modalità per richiedere il contributo, che, come per gli altri incentivi fiscali relativi alla casa, sarà ripartito in 10 rate annuali di identico importo. Tra le clausole imposte in corso di approvazione della nuova misura fiscale il veto di cumulare il bonus arredi per le giovani coppie con il bonus ristrutturazioni. Pertanto la cifra massima di cui si potrà beneficiare sarà di 8 mila euro. Non si tratta dell’unica restrizione imposta dalla normativa, che secondo gli esperti potrebbe quindi avere un impatto inferiore alle aspettative.
Non potranno fruire di questo tipo di detrazioni, per esempio, le coppie che si sposeranno nel 2016 e che decideranno di acquistare un nuovo immobile da arredare. In questa caso infatti verrebbe a mancare il requisito della costituzione del nucleo familiare da almeno tgre anni. E anche in caso di precedente convivenza, questa andrebbe dimostrata dalla medesima residenza anagrafica ottenuta da almeno tre anni.
Il nuovo bonus mobili per giovani coppie non si applica per gli acquisti di mobili destinati a case in affitto e non potranno fruire della detrazione nemmeno coniugi che abbiano costituito nucleo familiare da tre anni e che decidano di destinare ad abitazione principale un immobile già posseduto.
La norma, infine, non cita espressamente gli elettrodomestici tra i beni oggetto di incentivo. A differenza di quanto avviene nel caso in cui la richiesta del bonus mobili sia sottesa alla ristrutturazione dell’abitazione, per cui il bonus consente di recuperare il 50% di quanto speso per elettrodomestici in classe A+, dunque, la spesa ammissibile all’incentivo si limita in questo caso ai soli arredi.
foto Vincenzo Carubba https://500px.com/photo/10940811/sposi-in-vespa-by-vincenzo-carrubba
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