Rallenta il calo del mercato immobiliare: -7,7% nel secondo trimestre
Decelera il trend negativo del mercato immobiliare italiano nel secondo trimestre dell’anno: con una flessione degli scambi del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2012, il volume delle compravendite immobiliari si attesta a quota 242.817 e recupera più di sei punti percentuali rispetto alla contrazione del 13,8% registrata nei primi tre mesi dell’anno. Perdite più contenute al Nord, con Milano in testa tra le grandi città meno investite dal trend negativo. Sono alcuni dei dati contenuti nella Nota trimestrale Omi (Osservatorio mercato immobiliare) relativa al periodo aprile-giugno dell’Agenzia delle Entrate.
Nel primo semestre del 2013 la spesa per l’acquisto di case é pari quasi a 34 miliardi di euro, circa 5 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2012 (-12,9%). Mentre il valore medio di un’abitazione risulta pari a circa 167 mila euro, in diminuzione rispetto ai primi sei mesi del 2012.
Stando al report trimestrale le vendite registrate nel settore residenziale si sono ridotte del 9,3%, per un volume di abitazioni pari a 108.618, cui fa seguito il mercato delle pertinenze con una perdita del 7,5%, pari a 88.555 unità. Continua anche la contrazione delle vendite nei settori non residenziali, dove con 2343 transazioni è il terziario a soffrire la perdita maggiore (-10,6%), seguito dal produttivo con il -6,5% (2214 unità) e infine dal settore commerciale con il -2,7% (6409 unità).
L’interesse degli stranieri è un segnale per la ripresa. “Un piccolo segnale di ripresa c’é: l’interesse degli investitori stranieri nel mercato immobiliare italiano”. Lo ha sottolineato il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nota trimestrale dell’osservatorio sulle compravendite immobiliari. Alemanno ha citato i casi di investimenti stranieri a Roma, in Costa Smeralda, a Firenze e a Porta Nuova a Milano. “Speriamo sia un indicatore in crescita – ha aggiunto Alemanno – speriamo che il mercato sia sempre più appetibile e che ci sia una ripresa sia per il settore che per l’economia”.
Nel dettaglio a livello territoriale è il nord a registrare la contrazione più contenuta (-7,9) mentre al sud e al centro il calo si mantiene superiore al 10% con tassi rispettivamente del -10,7% e del -10,6%. Per le compravendite di abitazioni nelle grandi città, resta marcata la flessione a Genova (-15,7%), a Firenze (-11,3%) e a Palermo (-9,4%) mentre più lievi sono quelle rilevate a Roma (-6,9%), Torino (-4,7%) e Milano (-2,%). Fanno eccezione Bologna, che segna un rialzo del 5% e Napoli con un +1,8%, quest’ultimo dovuto alla consistente dismissione del patrimonio immobiliare pubblico del Comune.
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